La Cina si accaparra gran parte dei rifornimenti di gas dal Qatar, Bruxelles è preoccupata dalle conseguenze.
La Cina si è assicurata a lungo termine le forniture di Gnl dal Qatar, destando preoccupazione nei Paesi europei. In un momento di grande dificoltà, dopo la guerra in Ucraina da parte della Russia, l’Occidente necessita di rifornimenti di gas che vadano a sostituire la gran quantità che veniva importata da Mosca. Molti Paesi hanno cercato di contrattare con il paese arabo, ma fino al 2025 la produzione non potrà aumentare ulteriormente.
Il contratto più longevo del settore del gas se l’è assicurato la Cina. Qatar Energy ha firmato un accordo per la fornitura di Gnl alla cinese Sinopec, per i prossimi 27 anni. Per l’Europa, però, questo è un duro colpo in quanto dopo l’invasione in Ucraina è caccia frenetica al gas. In questo scenario, l’Unione europea ha bisogno di grandi quantità di idrocarburi per sostituire i rifornimenti da Mosca, che costituivano quasi il 40% delle importazioni del continente.
L’accordo Cina-Qatar
I Paesi membri dell’Ue avevano già messo gli occhi sui rifornimenti del Qatar, ma a causa di divergenze non è stato possibile negoziare con il paese arabo. Così al momento l’Asia – guidata da Cina, Giappone e Corea del Sud – rappresenta il principale mercato per il gas di Doha. “Oggi è una pietra miliare importante per il primo accordo di vendita e acquisto (Spa) per il progetto North Field East, si tratta di 4 milioni di tonnellate per 27 anni alla cinese Sinopec”, ha annunciato il capo del Qatar Energy, Saad al-Kaabi.
Dopo che la Germania e altre nazioni si sono rifiutate di firmare il tipo di accordi a lungo termine, la grande azienda di Gnl invia un palese segnale a chi non ha colto l’occasione di approvvigionarsi del suo rifornimento.
Il più grande giacimento di gas
Il North Field è il più grande giacimento di gas del mondo che il Qatar condivide con l’Iran. All’inizio dell’anno Qatar Energy ha firmato cinque contratti per il North Field East (Nfe), che comprende sei impianti che aumenteranno la capacità di liquefazione della nazione a 126 milioni di tonnellate all’anno entro il 2027, dagli attuali 77 milioni. Successivamente ha firmato contratti con tre partner per North Field South (Nfs), la seconda fase dell’espansione.
L’accordo con Sinopec è il primo contratto di fornitura annunciato per Nfe, ma sono in corso trattative con altri acquirenti in Cina e anche in Europa.
Molti Paesi Ue hanno intrattenuto colloqui con Doha in questi mesi per assicurarsi forniture, ma il Qatar ha dichiarato che fino al 2025 la produzione del Paese del Golfo non potrà aumentare ulteriormente. Secondo il ministro al-Kaabi la nazione potrà dirottare nel breve termine solo il 10-15% della produzione attuale verso l’Europa.